Aulico
ore 1.33 di questo 1 Settembre 2007, tutto scorre dalla mia finestra, aerei, macchine, luci perse in una notte ancora troppo giovane e già teatro di chissà quali misfatti e felicitazioni. Io continuo a guardare immobile mentre i miei pensieri corrono lungo strade di ricordi, e solo ora mi accorgo che non ci sei più. Non sei più nel mio cuore da questo pomeriggio, ma chissà da quanto ormai eri andata via senza accorgermene. Ed ora mi trovo come il Principe, del buon Macchiavelli, a ripetermi hai fatto la cosa giusta, era solo questione di tempo, ma ancora fa male. Mi sono sempre chiesto cosa significasse perdere un amore, ora mi posso rispondere...senti uno svuotare continuo veloce una pugnalata, il cervello non riesce a elaborare nulla e dopo tre anni di simbiosi totale, sai che non potrai telefonare a quella parte di te perchè non esiste più...Smarrita, senza fiato la Ragione cerca di farti sentire tranquillo, la vita va avanti.... Mi accendo una sigaretta, non fumo, ma in questi casi mi allevia il dolore e la mia chesterfield rossa è anti dolorifico blando che stordisce per poco. L'ennesimo aereo con le sue luci sparisce tra un tiro e l'altro, e penso chissà dove andrà questa gente, con i loro pensieri, amori, dolori, affari,soldi, morte...l'umanità un carosello senza fine persa in problemi su problemi...e io adesso riesco a far nulla per 5 minuti mentre il buio avvolge la mia stanza e io finisco la mia sigaretta. Ciao Alessandra, è andata, ci abbiamo provato ma non ha funzionato, forse la vita ci riporterà ad incontrarci ma quello che è stato è finito per sempre come questa sigaretta che butto di sotto irripetibile e aulica allo stesso tempo.