Quando ero piccolo credevo che il mondo fosse un posto magico.
Credevo fosse fatto solo di Fate, di colori e di nuvole.
Le fate le toccavo sui libri.
I colori li usavo sui fogli.
Le nuvole... le potevo solo guardare.
Ecco perchè mi hanno sempre affascinato così tanto.
Erano le cose che non potevo avere, così belle in cielo.
Avevano sempre colori diversi e le loro forme mutavano,
come se una mano invisibile e leggera ci potesse giocare.
L'unico modo che avevo per toccarle, era disegnarle.
Ne facevo molte durante il giorno.
Passavo ore alla finestra con un foglio di carta appoggiato al vetro.
Con la matita, ne immortalavo le forme.
Con i colori, le rendevo vive.
Solo oggi, dopo così tanti anni, le ho potute attraversare.
E l'ho fatto nel modo più bello.
L'ho fatto con voi.
Dedicata al 69° Squadrone.