di Neverex » 01/02/2010, 16:02
"Porca zozzona ho fatto ancora tardi!" dico fra me e me pedalando come un malato per rientrare a casa....casa! Se così la si può chiamare! Eh! Dico io, come fanno sti coreani a chiamarle case queste costruzioni di legno e velina. A me proprio non piacciono, non c'é nulla da fare non mi ci abituerò mai.
Come se ciò non bastasse la cozza mi aspetta in piedi più incazzata che mai. "Eccolo qui il nostro eroe!" Ommadonnasanta! "Ancora con quei fannulloni dei tuoi amici della base a tirar tardi al circolo ufficiali vero?".
"Si! Eeeeerrr brobbrio gossì cozzolo...cara. Se poi gi buoi aggiungere che gomungue vada mi ritrobo Goddi...Gossil. Merda! Un Gozilla di un metro e 51 che mi aspetta a casa non capiscio...capisco perché pedalo così in fretta." Visto che quando sei in difetto la miglior strategia é sempre l'attacco continuo "Me ne vado a letto e non mi rompere le balle fino a domani mattina. Chiaro?" Sbalordita la Cozza non osa dire nulla. Io intanto semino i vestiti dal giardino fin verso la camera da letto. Lo guardo... morbido, caldo ed accogliente mi vuole...Biiip, biiiip, biip. "Eh no, ora no!" Guardo il maledetto apparecchio e mi si piegano le ginocchia. "Ma come! Ma se eravamo insieme fino a mezz'ora fa, che vuole il Colonnello?!?" Vabbé dai, ora lo chiamo poi me ne vado a letto.
"Ciao Antonello che vuoi?"
"PER LEI SONO IL COLONNELLO CHIARO MAGGIORE NEVEREX? VEDA DI NON SCORDARSELO MAI!" Mi urla dall'altra parte del telefono il Colonnello e continua "VEDA DI RIPRENDERSI E PORTARE QUELLE INUTILI CHIAPPE IN SALA BRIEFING PER LE 2:45 ZULU, SONO STATO CHIARO?!?"
"Signorsì Signor Colonnello, Signorsì" Quando cominciava così era meglio non contraddirlo ed obbedire all'istante.
"COZZAAAAA! Metti su il caffè che devo andare!" dico al serpente a sonagli che mi sono sposato "Faccio una doccia e lo voglio per quando l'ho finita!" La butto lì sapendo perfettamente che rischio che me lo rovesci addosso mentre sono sotto la doccia.
Uscito dalla doccia indosso l'uniforme pulita e vado in cucina a bere il caffé che trovo già in tazza. La guardo con occhi da mangusta e saltellandogli intorno faccio finta di attaccarla. "Sei un cretino!" dice lei andandosene dalla cucina.
Finisco il caffé ed esco, sò già che Pegasso sta per passare a prendermi...i fari che appaiono in fondo alla strada non fanno che confermare la mia certezza. "Nev come stai? Ce la fai a volare questa sera?". "Eeee!" gli faccio io per tutta risposta. Lui ride e mi fà "Sali che andiamo. Tieni prendi questo" ed allunga un braccio per passarmi il casco che prontamente indosso. Stiamo partendo ed a fatica sento attraverso l'imbottitura del casco "Spero che tu muoiaaaaa, ...ardooooo!" Pegaso ed io ci mettiamo a ridere mentre ci dirigiamo verso la base.
"Senti Pegaso, ma da uno a dieci quanto era incazzato il Colonnello prima?"
"Quando io l'ho sentito era calmissimo... però mi ha accennato a una strigliata nella telefonata precedente. Eri tu?"
"Ma và?" dico io mentre ci mettiamo a ridere.
Arriviamo alla base con largo anticipo, sono le 0:30 e mancano più di due ore al briefing. Ne approfittiamo per andare agli hangar a dare una bella controllata ai nostri aerei con i ragazzi della manutenzione, cosa che normalmente facciamo dopo il briefing ma, visto tutto il tempo che abbiamo, é preferibile fare con cura prestando particolare attenzione a tutti i piccoli dettagli e senza l'abituale fretta che si ha una volta a conoscenza della missione.
Uno a uno arrivano anche gli altri, fatta eccezione per Mimmo - assente giustificato - mentre Teo ha chiamato farneticando di un clistere o una cosa del genere. Bah! Speriamo si riprenda presto. Non perché ci piaccia particolarmente ma il ragazzo vola proprio bene.
Alle 2:15 andiamo agli spogliatoi dove indossiamo le tute di volo e le tute anti-G, prendiamo i caschi di volo, kit di sopravvivenza etc e ci dirigiamo in sala briefing. Sono ora le 2:33 zulu, giusto il tempo per un'altra tazza di caffé con qualche galletta per assorbire l'alcool e non aver troppi liquidi nello stomaco al momento di decollare. Faccio una rapida corsa negli spogliatoi e raccatto 5-6 sacchetti... si quelli.
Giusto il tempo di ritrovare gli altri in sala briefing, entro ed il mio sguardo si fissa sull'orologio...2:44. Meno male!
Vado alla mia sedia ed appena appoggio le chiappe la lancetta dei minuti si sposta 3, 2, 1....2:45!
SBAM!
La porta si apre con un botto tremendo ed eccolo lì! La bestia nera dei fannulloni. Il Bau-Bau dei bambini. Quella cosa che ancora oggi, dopo 30 anni, ti fà ancora girare la testa mentre nuoti in alto mare sicuro che lui é lì proprio dietro di te con le fauci aperte pronto a tranciarti in due.
Il Colonnello Marlboro. La sua figura si staglia nella penombra del corridoio e le luci del posteggio antistante la torre.
"Marooooo' com'é incazzato" dico e nemmeno finisco che il piantone grida: "ATTENTI!"
Non ha ancora finito di dire la parola che siamo tutti sull'attenti, peli del collo dritti e tempie perlate di sudore.
"Comodi". Al comando ci sediamo.
"Maggiore Neverex!"
"Signorsi Signor Colonnello. Comandi Signore"
"Ti sei cagato addosso Maggiore non é vero?" e in quel preciso momento scoppiano tutti in una fragorosa risata.
Hai capito le carogne.... si erano messi tutti d'accordo !!
Il Colonnello non ci dà molto tempo per rilassarci, dopo pochi secondi infatti esordisce con un :
"Bene, basta così! Ora passiamo alle cose serie. C'é un convoglio di navi da carico accompagnate da incrociatori con un carico bellico destinato al nemico. Il nostro compito é semplice: distruggerlo senza farci abbattere dalle difese degli incrociatori o dai caccia nemici che sicuramente pattuglieranno la zona. Non credo che lasceranno il convoglio senza una copertura AA, troppo rischioso!"
Una volta attribuiti i compiti, svolti i briefing per ogni gruppo di volo, ci dirigiamo al piazzale. Fortunatamente con Pegaso abbiamo effettuato un accurato controllo prima del briefing. Diamo comunque una controllatina ai nostri aerei poi ci sistemiamo nel cockpit.
Finalmente a casa! I quadri ed i pannelli avvolgono l'ambiente intorno a noi riflettendosi sul canopy, i suoni dei vari strumenti ci mettono a nostro agio. Tutto ciò avvolto dal manto nero della notte rende l'atmosfera eterea.
Non c'é nulla di paragonabile al volo notturno... forse un bel BBQ, forse.
Senza intoppi seguiamo le indicazioni della torre e, due a due, decolliamo. Ordino al mio wing di decollare senza AB per risparmiare carburante. Rullaggio....60.....120....170....rotazione. A fine pista sono a 200 nodi ed a 50 piedi da terra. Gear up. Mi volto e vedo una palla di fuoco enorme poco dopo la fine della pista. E' il mio wing che, causa un calo di potenza del suo P&W ha perso quota andando a schiantarsi al suolo. Fortunatamente ha avuto il tempo di lanciarsi ed i soccorsi sono già in arrivo.
In volo il Maggiore Pegaso mi contatta e suggerisce, giustamente, d'invertire gli obiettivi dei nostri voli. Lui ed il suo Wing andranno per gli incrociatori mentre da solo cercherò le navi da trasporto.
Mi porto a 29 angeli. Il volo é tranquillo e la visibilità é ottima. Sono in perfetto caret quando tolgo la manetta ed inizio a scendere per portarmi a 500 piedi in TFR. Da parte del radar tutto tace se non per 2 F-16 davanti a me, dopo un rapido controllo sono l'altra Naval Strike.
A partire da questo momento il caos più assoluto! Vedo i due F-16 davanti a me invertire la rotta e tornare indietro, dietro di loro due scie bianche facilmente distinguibili nella notte. Di colpo virano e vengono verso di me. Cerco di manovrare ma sono basso, troppo basso. A 500 piedi le contromisure non servono a nulla!!! Cerco di virare con un bank di 80° verso le minacce per vedere se finiscono in mare. Intanto vedo La Naval passare sopra di me. Poi il boato. Merdaaaa! Il motore é colpito e c'é ancora un AA6 in aria..... prendo quota e mi preparo al lancio. In lontananza a mie ore 10 vedo le nostre navi...continuo a salire....Eject, Eject! I perni del canopy esplodono e mi ritrovo a volare attaccato al mio seggiolino, vertebre compresse e mente annebbiata per i G.
Prima del lancio ho il tempo di chiamare la SAR.
Mentre scivolo lentamente attaccato al mio paracadute ancora sento "Spero che tu muoiaaaaa, ...ardooooo!"
"Tié Cozza malefica"
Mi é andata bene un'altra volta...
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