di spinny » 16/10/2006, 18:37
Grande Astro!
Grazie delle belle parole... e soprattutto della fiducia!
Spero di mettere le ali per la prossima settimana!
Per quanto riguarda la Mix del 15, farò un report per il solo package comandato dal grande Ghost, indegnamente affiancato da me e da due "faccia da culo" di AI.
Scrivo dall’oltretomba… spero in paradiso!
Cominciamo:
Nome missione univoco: 8K_Jet_Factory_6-26-06
Tipologia Missione per gruppo di volo: Deep Strike
Identificativo unico del volo: 163231016
Numero ship: 4 velivoli
Tipo di aeromobile: F-16C-52
Stato di appartenenza: Italia – 69 Squadrone Caccia
Il compito era relativamente semplice: “forellare” una pista a NE del confine Coreano.
Il mio Leader “Ghost” era quanto per me più rassicurante sulla piazza in quel momento. Quella sua voce rassicurante e calda, quasi orgasmica, non faceva altro che tranquillizzarmi e permettere alla mia mente di focalizzare l’obiettivo. D’altronde anche con la buona esperienza di volo ed i riconoscimenti ottenuti durante le mie varie missioni ero sempre un “novello” AP.
Dovevo decidermi di fare questa benedetta abilitazione altrimenti sarei stato relegato sempre a missioni di secondo piano da quando il comando dello Squadrone era cambiato e le regole erano fatte ora in modo che era l’abilitazione a decidere che tipo di missioni si potevano affrontare, non l’esperienza. Ma andava bene così. Le regole sono fatte per essere rispettate e le procedure servono per limitare al minimo gli errori. Regole e procedure, ora, si apprendevano solo con le abilitazioni.
Ma quella giornata il T.Col. Nightmare aveva reclutato tutti, anche me.
Toccava dimostrare davvero che il mio attuale grado, AP, era solo da disintegrare, rimpiazzato da quello che a breve avrei conseguito.
Il briefing era stato fatto in modo esaustivo, calcolando tutte le possibili soluzioni per risparmiare tempo, affrontare al meglio l’obiettivo, uscire sani e salvi dal campo di battaglia per poggiare il sedere di nuovo sullo sgabello di quel lurido bar che serviva, però, la migliore birra “torbida” del sud della corea. Birra che io ed il mio leader tracannavamo volentieri insieme, liberi dal servizio, finendo sbronzi il più delle volte e dandocele di santa ragione ricordando le vecchie missioni ed i vecchi errori che entrambi avevamo commesso. Ma a noi andava bene così. Quando c’era da lavorare entravamo subito in sintonia e le comunicazioni radio si riducevano ai vari “Sierra” o “Negative” ovvero indicazioni di inizio procedura “settagio” armi ed inizio/termine attacco, in rari, sfortunati casi in “Echo Mike”.
Il nostro piano di volo prevedeva 9 punti di contatto.
Il wp 6 mi interessava particolarmente, era il target.
Una aeroporto con due piste attive, una (quella assegnata al mio leader Ghost) misurava circa 6000 ft, più stretta e lunga della mia che misurava circa 5000 ft, ma era di larghezza pari al doppio di quella di Falcon1.
Forse la scelta nell’assegnazione degli obiettivi, fatta da Ghost, non era stata casuale..tutto ha una corrispondenza nella vita di tutti i giorni… ed in questo caso la corrispondenza…. credo…. erano gli attributi sessuali…
Il volo non inizia proprio nel migliore dei modi.
Vedo il mio leader che durante il taxi si dirige su di una pista non assegnataci dalla torre, la nostra era una 14Right, che prevedeva l’attraversamento di un taxi di raccordo tra la pista 14 Left e 14 Right.
Ho provato a dirgli che stava decollando dalla pista sbagliata, ci ha provato pure l’operatrice della torre, ma lui niente!! Full AB, brake brake brake rilasciati. Decollo.
Vabbè, penso io, pagherà una bella birra al rientro… allo stesso tempo penso al casino che sicuramente aveva creato nella tower, già immagino il traffico in arrivo assegnato alla 14L che veniva tenuto in holding con l’indicazione “pista occupata”.
Che bordello.
Comunque…
Effettuo il regolare decollo dalla 14R e mi preparo al rejoin. In merito do indicazioni al mio wingman.
Durante il briefing Ghost aveva ordinato di entrare in TFR dallo SP2 fino alla metà dello SP4, in quiet mode, per poi dirigerci direttamente per il TG intercettando la radiale 020, radiale che ci avrebbe portato ad orientarci sulle piste per lo sgancio corretto.
Così è stato fatto.
(Unico neo è il fatto che il TFR di Falcon fa cagare. Settato a 300ft, gradazione su “hard” con 95% di manetta e… mi vado a schiantare su di un monte mentre settavo le armi...vabbè lasciamo perdere)(Nds)
Il volo procede tranquillo ed in simbiosi con il leader provvedo a settare i parametri della armi, CCIP, 800 ft RP6 Single.
Avrei fatto un bel filotto.
Arriviamo a metà dello SP 4, sganciamo il TFR per intercettare la radiale precedentemente settata ed iniziamo le manovre per l’allineamento.
Eravamo in pre IP.
Posiziono la manetta a 90% in attesa che il mio leader Ghost si allontani un po’ insieme al suo wing, per distogliere, eventualmente ce ne fosse stato bisogno, l’eventuale attenzione di artiglieria contraerea e per dargli ancora copertura aerea. Non dovevamo neanche dimenticarci che in quella zona l’intelligence avevo marcato la presenza di Mig23 ed Il76.
Non dovevamo dimenticarlo.
I miei sensi erano allertati, in modalità quasi paranormale, attendendo le comunicazioni di “ingresso IP” di Ghost.
Non si fecero attendere.
Ghost: “Leader ad 1.3., allineamento perfetto…è scuro ma distinguo le piste benissimo…passo a NVG.. inizio procedura di sgancio….bomb away…bomb away”
Spinny: “Ok Leader. 1.3. a 5 ml. Vedo il tuo sgancio. Passo in NVG. Mi preparo a lanciare le caramelle”
Ghost: “Roger. Se riesci dopo lo sgancio resta in TFR, quiet mode. Facciamo i fantasmi”
Spinny: “Sono sopra le piste.. non ho un corretto angolo di sgancio, faccio un altro passaggio. Non voglio rischiare… intanto caro Leader…vedo la tua pista tutta a buchi… hanno speso poco per farla… ahahaha. Ottimo sgancio… ed è per questo che sei un Ufficiale Pilota con i controcoglioni”
Non faccio altro che allinearmi nuovamente alla pista sganciare.. qualche foto ricordo per immortalare l’evento! Il gioco è fatto si torna a casa. Obiettivo colpito e distrutto!!
Il viaggio di ritorno proseguiva bene.
Avevamo in programma un rientro toccando lo step 3 dell'andata e successivamente tagliando x lo step 9 così da riportarci ad ovest rispetto alla direzione del rientro ricompattandoci con gli altri package.
In formazione stretta io ed il mio leader procedevamo a circa mille piedi di quota. Ancora in Quiet x gustare in tutta tranquillità il meritato rientro alla base. Io x mia procedura standard tenevo il sistema d'arma posizionato sulla difesa AA. Non si sa mai in questi casi.
Tutto accade in pochi istanti e nessun bandit attende che l'avversario abbia completato il check delle armi. Vedevo Ghost a circa 10 ml da me, oramai era buio.
Mi stavo rilassando…. Guardavo la mappa e calcolavo manualmente i tempi del rientro per tenere la mente sveglia e sempre allenata…
Una voce con un tono non troppo rassicurante mi fece perdere un attimo l'attenzione, era il mio leader che diceva: “due contatti alla nostra destra, molto vicini. Accendiamo il radar”.
Giusto il tempo di modificare la posizione sul mio hotas, che disabilita la modalità “override” del sistema radar, che sento il mio Rwr impazzire….
Sembrava che un'ondata di segnali stesse giocando con il mio sistema di rilevamento/difesa...
Vedo i contatti chiamati da Ghost e mi dirigo con la prua verso di loro, salendo in candela x ridurre il mio aspect..
Era nota l'impossibilità della famiglia 'Mig' di modificare velocemente l'azimut e l'elevazione del fascio radar. Volevo sparire dai loro schermi e farmi vedere solamente quando un mio 120 aveva lasciato già da ormai molti secondi i piloni…. Ormai troppo tardi per loro…
Ma non è andata così.
Dopo una manciata di secondi dal rilevamento bullseye di Ghost lo stesso dichiara “Leader gruppo Falcon è stato preso. Mi lancio. Non riesco a trimmare”.
Porca miseria ero rimasto solo.
Un veloce controllo agli Mfd e mi accorgo che i bandit stavano tentando una “bracket”.
Provo a scendere in picchiata, dovevo perdere tempo x permettere agli altri di arrivare.
Il capo missione, T.Col. Nightmare, il Maggiore Pegaso, il mio caro amico Wolf, Astro e gli altri componenti le pattuglie… ero sicuro… (dovevo esserlo)… che avevano sentito la mia richiesta di aiuto e stavamo arrivando..
Dovevo solo dare loro del tempo…
Non mi accorgo che anche il secondo 23 aveva desistito dalla bracket e si era portato alle mie six.
Ero in una situazione dannatamente svantaggiosa.
Ormai con il cuore in gola, sudato all’inverosimile comincio a vedere i traccianti del loro cannone che sfioccano da tutti i lati, tento repentine virate ad alto numero di g intervellate da spostamenti lungo l’asse verticale per far perdere al loro sistema di puntamento, ipotizzandolo, per facilità di pensiero, simile a quello del mio viper, il loro imbuto letale non doveva mai starmi sopra….
…ma due 23 alle six sono difficili da gestire…poi io ed il mio leader eravamo in netto ritardo sul loro aggancio per colpa della tranquillità del rientro, per colpa del cambio di traiettoria troppo ritardato… avevamo commesso un errore….
… ci è costato caro.
… sento i traccianti colpirmi… la mia ala destra va a fuoco.. ancora traccianti.. ancora fori… il mio cockpit… fuoco…fiamme…. Non faccio in tempo neanche a lanciarmi…
[img]http://www.hostingfiles.net/files/20061016073449_2006-10-15_16_50_37.jpg[/img]
Sopra in foto. Shoot del mio Leader Ghost, paracadutato. in alto a sx i due 23 che mi massacrano con il cannone... ed io che fuggo!!
…ci è costato DAVVERO caro.
Alla mia cara Taty, che ho amato da sempre ed amerò per sempre.
Alla mia famiglia perché mi abbiano sempre in mente con il mio solito sorriso. Loro hanno realizzato il mio sogno.
Ai miei compagni piloti, amici, che insieme a me hanno vissuto quei terribili momenti. Solo loro sapranno la verità. Solo loro potranno condividere con i miei cari i miei ultimi momenti.
Sono morto.
THE END.
Ragazzi del 69° vi amo!!!!
Sten. Pil. Danny "Spinny" McNelson
"Who Dares Wins"